L’evento è organizzato dal Collettivo Dadaboom e Collettivo SuperAzione in
collaborazione
con
Tatiana Bazzichelli, Loretta Borrelli e Guido Segni.
Durante l’evento, arte e attivismo si uniscono per portare alla luce importanti
questioni
sociali, focalizzandosi su diversi ambiti di azione e immaginazione, dalla guerra, al rispetto della
natura
e del territorio, fino alle nuove strategie di attivismo politico e artistico nell’era dei big data.
Discussioni, laboratori e azioni performative per riflettere sull’uso delle tecnologie digitali al
fine
di
realizzare interventi artistici e incoraggiare un pensiero critico sociale e politico su temi del
nostro
presente.
Artisti, attivisti, performer, hackers, agitatori culturali e difensori dei
diritti
umani
si incontrano per riflettere sull’impatto della tecnologia e dei media per costruire collettivamente
progetti artistici e di rete che indaghino sulle asimmetrie di potere e sulle violazioni dei diritti
civili.
Partendo dal percorso dell’artivista tecnologico Giacomo Verde, il programma
prevede
laboratori sull’arte e il sociale, l’arte e la natura, l’arte e la guerra, insieme a un calendario
di
interventi artivisti per raccontare cos’è stato l’artivismo in Italia sin dagli anni Novanta e in
che
modo
questa pratica sia ancora centrale per costruire un pensiero attuale sulla tecnologia, i media e
l’informazione.
Il programma di domenica 18 dicembre include anche la proiezione del film National
Bird
della regista Sonia Kennebeck, che descrive le esperienze drammatiche di tre whistleblower ex
analisti
della
US Air Force che hanno deciso di rompere il silenzio sull’uso bellico dei droni in Afghanistan e in
altri
paesi.
Per informazioni scrivere a dadaboom.eventi@gmail.com.
Info e aggiornamenti sull’evento Facebook.
Dove e Quando
L’evento si terrà sabato 17 e domenica 18 dicembre 2022 presso RiCreazione
in Via Belluomini 18 a Viareggio.
Il programma
SABATO 17 DICEMBRE
ore 15:30 – 16:30
Artivism e azioni in rete
Tatiana Bazzichelli, Lobo, Guido Segni, Gionatan Quintini
Attraversando diverse pratiche e discipline, dalla net art,
all’hacking,
alla
cultura digitale e al whistleblowing, gli interventi raccontano il ruolo dell’arte come pratica
necessaria e
rivendicare la propria autonomia e la consapevolezza dell’uso dei dati. Il concetto di artivism
(come
unione
delle parole art e activism), viene sviluppato descrivendo una molteplicità di azioni collettive
fuori e
dentro la rete.
ore 16:45 – 17:45
Subvertising e networking art
Vittore Baroni, StealThisPoster, Andrea Natella
Gli interventi presentano tattiche mediatiche e artistiche di
resistenza e
di condivisione in rete come riflessione critica su temi sociali attuali, dal progetto annuale
Mail
Art
Wave 2022 (onde che si propagano) ad alto contenuto ecologista e antimilitarista, alla pratica
del
subvertising (concetto che nasce dall’unione di Subvert, sovvertire, e Advertising, pubblicità),
fino
alla costruzione di nuovi codici immaginari atti a sovvertire e perturbare le logiche
tradizionali
dei
media.
ore 18:00 – 18:45
Video/interazioni dal territorio al virtuale
Simonetta Fadda, Minimal tv (Francesco Galluzzi, Claudio Parrini,
Federico Bucalossi), Massimo Cittadini
Il panel racconta diverse esperienze partecipative che hanno
lavorato
sulla sperimentazione visiva, connettendo pratiche televisive dal basso, uso performativo del
video,
inter-azioni artistiche dal territorio al virtuale, tracciando un percorso storico che ha avuto
luogo in
Italia dagli anni Ottanta alla metà degli anni Duemila. I temi trattati sono l’agire politico e
artistico attraverso la costruzione di una TV dal basso (esperienza della Minimal TV) e il
significato
del video come strumento per la collettività ed espansione dinamica di pratiche sperimentali e
artiviste.
ore 19:15 – 20:15
Azioni performative. Dalla performance all’azione politica:
Azioni
oltre le rappresentazioni.
Collettivo Dadaboom, Collettivo Superazione, Helena Velena,
Franca
Formenti.
Questo panel riflette sull’arte di scalfire le strutture di potere
creando
interventi inaspettati, spesso basati sulla decostruzione del linguaggio corporeo e della
tecnologia, e
utilizzando come tattiche la performatività e la provocazione. Gli interventi spaziano dalla
riflessione
sull’autogestione della propria identità di genere, alle conseguenze etiche e culturali della
riappropriazione dell’individualità contro il conformismo dell’etica del lavoro e del controllo
sociale,
ai nuovi immaginari r(Ǝ)odadaisti, fino alla critica del monopolio e burocrazia insite
nell’economia
del
cibo, per immaginare una sorta di “cibo illegale”.
ore 20:15 – 21:00
BUFFET di autofinaziamento
ore 21:00 in poi
REWIND Un racconto narrato al contrario.
a cura di RYLAB laboratorio sperimentale di danza contemporanea
IDEA E COREOGRAFIE:
Eleonora Di VitaINTERPRETI:
Benedetta AntoniniLaura Feresin
Serena Benassi
Giuliana Roche
Francesca Trasatti
Laura Serafin
Alice Cinquini
Alice IardellaUn film partito dall’ultima scena per arrivare alla prima. Questa nuova
coreografia di
RYLAB è una storia in danza, che si avvia premendo il tasto REWIND nascosto nell’ anima di chi
conosce
il passato e sa dargli la giusta importanza. Perché ciò che è avvenuto non sparisce mai del
tutto.
Resta
lì, impresso nelle menti, incastrato fra le parole dei nonni, incollato alle immagini che
riempiono
i
manuali scolastici e gli occhi di chi trascorre anni fra i banchi di scuola. Resta lì, come
monito e
avvertimento. Resta lì, per segnare e insegnare, per segnare l’errore e insegnare a non
sbagliare,
per
segnare la GUERRA e insegnare a NON FARLA. Le fotografie in bianco e nero colme di desolazione e
di
morte, le immagini polverose di paesaggi distrutti e corpi senza vita, lo strazio e le urla di
esistenze
sbranate dalle armi, strappate con violenza a una serena quotidianità formata da affetti ,
lavoro e
sale
da ballo… Tutto questo può sembrare anacronistico, lontano, ancorato al passato proprio come il
tasto
REW, le videocassette, i vecchi sussidiari e… La GUERRA… Può sembrarlo, certo, in un’epoca in
cui le
persone si vestono di paillettes sui social, organizzano resort nello spazio e creano elisir
dilunga
vita nella temeraria, ambiziosa e superba convinzione di spodestare il DIVINO. Può sembrarlo, ma
non
lo
è, perché la GUERRA, purtroppo, non è mai caduta in disuso. L’ha fatto solo il tasto REWIND, ma
RYLAB lo
preme ancora, con forza, per riascoltare, rivedere e CAMBIARE.
Ospite speciale Virginia Orrico “La Temibile”nel ruolo della Narratrice.
È una macchina curiosa
Collettivo Superazione
La storia infernale della procedura.
A seguire interventi performativi liberi
DOMENICA 18 DICEMBRE
ore 15:30 – 16:30
Arte, algoritmi e cultura partecipativa
ClusterDuck
Un breve excursus del viaggio di ricerca del collettivo
Clusterduck nell’oscura selva della memetica, una crociera che navigherà le produzioni
digitali
e analogiche del collettivo, andando a presentare i focus nodali del percorso di cinque
anni
di
indagine nei meandri delle comunità online e offline, e i principali progetti prodotti
dal
collettivo: INTERNET FAME, #MEMEPROPAGANDA, e MEME MANIFESTO. Nella parte conclusiva, i
partecipanti saranno invitati a partecipare un breve esperimento basato sul workshop
dedicato
all’Hyperstitional Compass.
ore 17:00 – 18:00
Tavola rotonda di discussione collettiva sulle
tematiche
ore 18:30 – 20:30
Proiezione del film National Bird
Introduzione di Tatiana Bazzichelli.
Film (diretto da Sonia Kennebeck, in inglese con sottotitoli in italiano, 1h:32m,
US/DE,
2016)
Il documentario National Bird racconta cosa c’è dietro il programma di sviluppo dei
droni
da
combattimento dell’esercito statunitense, tracciando le esperienze drammatiche di
tre
whistleblower, ex analisti della US Air Force, che hanno deciso di rompere il
silenzio
sull’uso bellico dei droni a livello globale. Al centro del film sono le storie di
tre
veterani dell’esercito americano, Lisa Ling, Heather Linebaugh e Daniel Hale (al
momento
in
prigione per la sua azione di denuncia), che dopo essere stati perti del sistema
pervasivo
di uccisione di target considerati nemici in paesi come l’Afghanistan, decidono di
parlare
pubblicamente, e diventare whistleblower, nonostante le possibili conseguenze.
National
Bird
offre una rara visione del programma bellico basato sulla tecnologia dei droni degli
Stati
Uniti attraverso la storia personale dei veterani e dei sopravvissuti ai cosidetti
“drone
strikes”, mettendo in relazione le loro storie come mai si era visto prima in un
documentario. Pagina ufficiale & trailer: nationalbirdfilm.com
Il film é introdotto da Tatiana Bazzichelli, autrice dell’antologia Whistleblowing
for
Change
(2021), in cui è possibile leggere le storie e i contributi diretti di Lisa Ling,
Daniel
Hale, e molti altri whistleblower, attivisti e giornalisti investigativi che hanno
avuto
il
coraggio di denunciare soprusi a livello politico e sociale.
Il libro, pubblicato in inglese da transcript Verlag, si puó scaricare liberamente
da www.disruptionlab.org/book
ore 20:30 – 21:00
BUFFET di autofinanziamento
ore 21:00 in poi
OperAzione KA089455
Reodadacrew
A seguire interventi performativi liberi
Partecipanti
Vittore Baroni
È da quarant’anni uno dei più attivi operatori nel circuito
planetario
della Mail Art. Dal 1978 promuove mostre, incontri e progetti collettivi sulla Networking Art e
le
culture di rete che hanno anticipato Internet. Co-fondatore del mensile Rumore, ha collaborato a
numerose riviste non solo musicali e scritto o curato volumi su aspetti della musica elettronica
e
dell’arte contemporanea. Negli ’80 ha guidato con Piermario Ciani le attività del gruppo
multimedia
TRAX, con Ciani ha collaborato inoltre al Luther Blissett Project e fondato nel ’96 la casa
editrice
AAA. Dal ’91 fa parte del gruppo musicale Le Forbici di Manitù.
Tatiana Bazzichelli
È la fondatrice e direttrice del Disruption Network Lab,
un’organizzazione
no-profit con sede a Berlino che dal 2014 organizza eventi internazionali sui diritti umani,
arte e
tecnologia. Per tre anni è stata curatrice presso il festival d’arte e cultura digitale
transmediale.
Nel triennio 2019-2021 è stata nominata membro della giuria del fondo culturale di Berlino
Capitale.
Ha
pubblicato i libri
Whistleblowing for Change (2021),
Networked Disruption (2013),
Disrupting
Business (2013), e in italiano,
Networking: La rete come arte (2006). Dagli anni
Novanta
si occupa di hacking e artivism, e da dieci anni del tema whistleblowing. Vive a Berlino dal
2003.
disruptionlab.org Lobo
Loretta Borrelli conosciuta anche come lo|bo, lavora dal 1999
nell’ambito
dello sviluppo web. Si occupa e ha scritto dei fenomeni artistici e politici legati allo
sviluppo
dei
media e al femminismo per Digimag e D’ARSmagazine. Dal 2007 moderatrice della mailing-list AHA
(Activism, Hacking, Artivism), ha partecipato all’organizzazione degli incontri nazionali,
AHAcktitude
(dal 2008 al 2011). Ha fatto parte del collettivo AutArt. È tra le fondatrici del progetto
aspirinalarivista.it
diventato poi
erbacce.org.
Massimo Cittadini
Come “Massimo Contrasto” opera realizzando dagli anni ’90
installazioni
interattive che utilizzano la telecamera come dispositivo di input, spesso applicate a contesti
differenti: arte, didattica, promozione, danza, laboratori. Negli anni 2000 usa la webcam o
altri
sensori come input al posto della telecamera, fino ad arrivare negli anni 2008-2009 all’uso di
elettronica analogica e digitale, all’open hardware, al physical computing e all’uso del
microcontrollore Arduino. Attualmente continua la sua ricerca e attività artistica e didattica
utilizzando principalmente Processing e Arduino, e (temerariamente) oggetti di qualsiasi tipo
come
hardware, con particolare attenzione al metariciclo e alle energie sostenibili.
ClusterDuck
Clusterduck è un collettivo interdisciplinare che lavora al
crocevia
tra
ricerca, design e transmedialità, concentrandosi sui processi e gli attori dietro alla creazione
di
contenuti digitali e alla loro diffusione su Internet. Nel corso degli ultimi sei anni,
Clusterduck
è
arrivato a costruire una vasta rete di utenti, impegnandosi in chat di ricerca, gruppi e
operazioni
collettive.
clusterduck.space Simonetta Fadda
Simonetta Fadda è artista, didatta e saggista. I suoi principali
interessi
sono nel campo del linguaggio e dei media. Le sue opere sono presenti in collezioni pubbliche e
private
in Italia e in Francia. Insegna presso l’Accademia di Belle Arti “Giacomo Carrara” (BG),
l’Accademia
Albertina di Belle Arti (TO). È autrice di Definizione zero: origini della videoarte tra
politica e
comunicazione (Costa & Nolan, 1999; nuova edizione ampliata Meltemi, 2017) e di Media e
arte.
Dalle
caverne dipinte agli ologrammi cantanti (Franco Angeli 2020). Tra i suoi numerosi lavori di cura
editoriale spicca Expanded Cinema di Gene Youngblood (CLUEB 2013).
Franca Formenti
Nel 2002 presenta a Bologna la performance “Bio Doll” work in
progress,
che focalizza la ricerca sull’uso del corpo e della sessualità vissuta come strumento di
seduzione
sia
on che off line. Dopo una serie di video, performances e azioni che invaderanno spazi pubblici e
privati
legati anche al campo dell’informazione la bio doll interagirà con Derrick de Kerckhove che la
porterà
al concepimento virtuale di un essere vivente- il bloki wiki+blog -alimentato dalle informazioni
che
si
sono scambiati. Nel 2007 inizia ad interessarsi al mondo del cibo con particolare attenzione
alle
varie
modalità di fruizione, di forza e potere del cibo sul comportamento e abitudini del pubblico con
l’obiettivo di usare l’appeal del cibo come strumento per indurre il pubblico a riflettere sulla
attuale
crisi di identità della nostra società contemporanea. Ha partecipato a mostre e paper sia
europee
che
internazionali. Nel 2015 apre a Varese Zona Franca, un’attività di piccola ristorazione e con
Evelyn
Leveghi presenta il progetto “Occupy the Kitchen!” presentando performances sempre legate al
cibo,
all’attivismo e all’economia. Collabora da qualche anno con Monika Kostera, economista polacca
che
ha
collaborato con Baumann.
Andrea Natella
Attivista, cultural jammer, sociologo. Negli anni novanta è stato
animatore della fanzine cyberpunk Codici Immaginari, sysop della Avana BBS basata nel CSOA Forte
Prenestino, identità della colonna romana del Luther Blissett Project, poi militante del
collettivo
di
ufologia radicale Men In Red e fondatore del progetto Guerriglia Marketing. Mentre recita la
parte
di
serio professionista continua a occuparsi di progetti artistici, distopici e design speculativo.
Guido Segni
Guido Segni – conosciuto anche come GuyMcMusker, Guru Miri Goro e
Dedalus
– ha un background in hacktivism, net art e video arte. Vive e lavora da qualche parte, online e
offline, occupandosi di arte, cultura di internet e di allucinazioni dei dati.
guidosegni.com StealThisPoster
Steal This Poster è un archivio online di manifesti sovversivi e
una
rete
di subvertisers con sede nel Regno Unito e in Italia. È composto da pirati professionisti della
pubblicità nello spazio pubblico, che forniscono servizi gratuiti di comunicazione e design di
guerriglia per gruppi radicali in tutto il mondo.
stealthisposter.org Helena Velena
Helena Velena nasce a Bologna in un corpo maschile; nel 1979,
ancora
con
un nome maschile ma già “transgender” senza saperlo, Helena è una delle iniziatrici della scena
punk
italiana e bolognese. Durante il movimento della sinistra radicale del 1977, fa parte della
radio
pirata
Radio Alice. Alla fine degli anni Ottanta è stata la fondatrice della società di advocacy per le
“minoranze sessuali” Cybercore, poi diventata una BBS (Bulletin Board System), e tra le prime a
scrivere
di pratica e teoria del Cybersex. Nel 1993 si trasforma finalmente in Helena e adotta
un’identità
femminile, formulando così la definizione di “transgender” al contrario e al di là delle teorie
che
la
classificano solo come una condizione patologica. Da questo momento in poi, Helena ha iniziato a
occuparsi di tecnologie della comunicazione e del loro ruolo nel campo della sessualità.
Minimal TV
La Minimal TV (1996) è stata il progetto di televisione più
piccola
del
mondo: trasmetteva i suoi programmi via cavo su alcuni monitor disposti “per strada” o in alcuni
luoghi
pubblici. La filosofia che anima il progetto è “La tv è di chi la fa”, e con la Minimal TV
chiunque,
almeno per un giorno, poteva progettare la sua rete privata.
Francesco Galluzzi
Franceso Galluzzi è docente di Estetica presso l’Accademia di
Belle
Arti
di Carrara. È stato redattore della rivista “Millepiani” e ha collaborato con diverse
pubblicazioni,
tra
cui “Cyberzone”, “Il Ponte”, “Titolo”.
Claudio Parrini
Networker, pittore e produttore. Vive tra l’Umbria e Milano.
Inizia ad
occuparsi di Rete nei primi anni Novanta con Dada e StranoNetwork, e poi insieme a vari gruppi:
UnDo.Net, Quinta Parete e XS2WEB, ha realizzato negli anni progetti su internet e laboratori. Si
è
sempre interessato all’arte popolare, pittura minore e outsider-art; da solo dipinge e scrive.
Federico Bucalossi
Federico Bucalossi dalla fine degli anni ’80 indaga ed esplora, per necessità, le possibilità
espressive dei nuovi media nei campi dell’arte, teatro, danza, videoarte, interazione,
performance,
installazione e sperimentazione pura. Ha fatto parte dei gruppi Vidèa
– CompanyBlu [performance – dance] – Quinta Parete [arte e installazioni] – StranoNetwork
[hacktivism] – Yellowcake [digital music performance]. Attualmente, oltre al percorso
accademico, si
occupa di pratiche visive/percettive e videoarte per la danza sperimentale.
Collettivo Dadaboom
Il Collettivo nasce a Viareggio nel 2014 tra le mura dell’
Officina
Dada
Boom, uno spazio di cultura “dal basso” con l’ambizione di “agitare” culturalmente il territorio
ormai
povero di iniziative culturali. La creazione di Happening come strumento per la libera
espressione e
sperimentazione, il superamento dei luoghi esclusivi dell’arte, le azioni e il protagonismo
delle
istanze dei movimenti , sono soltanto alcuni tra gli ingredienti dell’intervento del Collettivo.
Nel
2019, lo spirito del Dada Boom trova forma nel Manifesto Reo Dadaista , a cui aderiscono il
Collettivo
SuperAzione e altrx artistx. Recentemente, a seguito della chiusura definitiva dell’“Officina
Dada
Boom”
a causa della lunga interruzione per il Covid-19, gestisce il nuovo spazio Ri.Cre.Azione , nel
contesto
del Cantiere Sociale Versiliese con cui collabora strettamente dal 2014.
La Temibile
Virginia Orrico è un’attivista nel movimento antagonista
viareggino,
dal
2015 fa parte del Collettivo Dada Boom dove con lo pseudonimo di “La Temibile” sperimenta con
istallazioni e performance che spaziano dalle questioni di genere a quelle sociali e ambientali.
Nel
2019 è tra i membrx fondatorx del manifesto Reo Dadaista ed è attualmente impegnata nella
gestione
di
Ri.Cre.Azione, il nuovo spazio di agitazione culturale del Collettivo Dada Boom.
Alessandro Giannetti
Da sempre impegnato nel movimento Viareggino per i diritti sociali
e
per
la tutela ambientale , è un artivista Reo Dadaista. Nel 2014 è fondatore dell’Officina di arte
fotografica e contemporanea in cui prende spazio pochi mesi dopo il Collettivo Dada Boom, di cui
fa
parte con Giacomo Verde e Mario Giannelli dalla prima ora. Sperimentando installazioni, video
installazioni e performance concentra tutto il suo lavoro nel legame tra arte partecipativa e
relazionale, politica e istanze sociali. Attraverso i suoi numerosi pseudonimi interviene sul
tema
dell’
anonimato nel panorama artistico contemporaneo, troppo spesso su misura di grandi nomi e di
aspiranti
protagonisti. Nel 2018 il sodalizio con l’ artista turco Murat Onol da cui nascono “I Pugili”,
un
duo di
arte perfomativa di chiaro stampo Reo Dadaista.
Collettivo SuperAzione
Il Collettivo Superazione nasce nel 2016 per organizzare un
festival
internazionale di performance in Toscana. Poi diventa un’associazione culturale senza fini di
lucro
fondata da sei persone con formazioni artistiche e saperi differenti che da anni lavorano con le
arti
per l’avanzamento della cultura e il miglioramento delle condizioni umane. Lo scopo
dell’associazione è
promuovere la cultura in tutte le sue forme come atto costruttivo di emancipazione e liberazione
sociale
e personale. I fondatori condividono l’idea che l’arte contemporanea debba superare gli obsoleti
parametri tecnici o critici che la riducono a passatempo o a puro mercato per restituirle il
giusto
valore conoscitivo, critico e in definitiva politico che si merita. L’Associazione ha quindi per
fini la
realizzazione, la pratica e la valorizzazione di iniziative e di servizi a favore della cultura,
delle
arti in generale e delle arti performative in particolare, su tutto il territorio nazionale. Il
Collettivo Superazione è formato da: Barbara Fluvi, restauratrice e artista. Silvia Mordini,
storica
dell’arte. Murat Onol, traduttore e artista. Giacomo Verde, docente e artista. Paola Bonaiuti,
traduttrice. Catia Lari Faccenda, musicista e scrittrice.
Murat Önol
Nato a Istanbul nel 1971. Lo hanno vestito di carne e ossa e lo
hanno
spacciato per Murat.
Gionatan Quintini
Mantenendo in equilibrio un certo aplomb da hacker della vecchia
scuola e
la leggerezza di un senso dell’ironia assai discutibile, è stato co-fondatore dei
Les Liens
Invisibles,
sovvertitore di social network, domatore di unicorni e scrittore di terribili autobiografie.