Demilitizzare l’artivismo, demilitizzare il mondo

“Quando porti [dentro un contesto artistico] l’argomento politico, cercando di sottrarre estetismo, [i curatori] ci rimangono male, si domandano che significa? Significa che ti porto il mondo che tu lasci fuori pensando di essere un esteta”.

Giacomo Verde, intervista in occasione di Invideo 2006

“Demilitarizzare il mondo” sembra un orizzonte impossibile da raggiungere. Eppure oggi, più che mai, è necessario alimentare questo desiderio. Tempi in cui viene perseguitata anche la più piccola manifestazione di dissenso.

I collettivi SuperAzione e Dadaboom da tempo realizzano operAzioni su questo tema. Con questa consapevolezza politica hanno preso parte alla mostra “Giacomo Verde. Liberare Arte da Artisti” inaugurata il 25 giugno 2022 al CAMeC Centro Arte Moderna e Contemporanea di La Spezia, città che ospita una base Nato. Sul muro a loro concesso hanno realizzato la scritta “Demilitarizzare La Spezia” a suon di pugni, portando nel museo una lotta vissuta da diversi gruppi politici nella città sede dell’arsenale. Espulsi dalla mostra, i due collettivi hanno ribadito la loro posizione sul muro del museo nel momento del disallestimento delle loro opere, scrivendo “Demilitarizzare il mondo” col sangue delle ferite al petto di uno degli artivisti. L’operAzione ha generato sul territorio relazioni e dibattiti tra gruppi di attivisti, diventando un catalizzatore di pratiche politiche.

Ma quel sangue, semplice da ripulire, era impossibile da ignorare in un territorio plasmato da un’economia di guerra. Per questo motivo l’istituzione è passata alla denuncia con la conseguente condanna del compagno “Alessandrone” a 3 mesi di carcere commutati in una pena pecuniaria di 3.375 euro.

Questo è accaduto in una mostra che si poneva la sfida di portare in un museo l’artivismo, ovvero l’unione delle pratiche artistiche con l’attivismo politico, fallendo miseramente. Si è infatti scelta la via più subdola, giustificando la censura con parametri estetici stabiliti sui manuali. Ne è derivato un artivismo da poltrona, cieco alle adunate sediziose, orge e occupazioni, intriso di ipocrisia e moralismo. Uno pseudo-artivismo compiacente con il potere, che epura il dissenso politico.

Come insegnava Giacomo Verde, il rapporto tra arte, vita e politica non è una storiella teorizzata su carta ma carne viva che trasforma il mondo. In questa occasione ci troviamo di fronte a un bivio, prendere una posizione o lasciare il campo all’estetizzazione sterile. Rifiutiamo di relegare l’artivismo alle parole vuote che cancellano l’esperienza e fuggono le dichiarazioni scomode. I teorici, i critici e belle penne che tanto hanno scritto su arte e vita cosa dicono adesso?
Sentiamo il bisogno di andare oltre le ipocrisie e di distinguere chi porta avanti un discorso politico chiaro da chi vede l’artivismo come una bandiera di cui farsi vanto, rimanendo alla prova dei fatti colluso con le dinamiche di oppressione.

Non solo esprimiamo solidarietà ai collettivi SuperAzione e Dadaboom, ci assumiamo collettivamente la responsabilità di queste operAzioni, come comunità che lotta contro il pensiero contabile della guerra. Il potere nelle sue forme più subdole tenta di attaccare i singoli, isolando l’individuo da rieducare. La lotta però riguarda tutt*, a partire dal rinnegare l’utilizzo della polizia e del procedimento penale come strumento di risoluzione e censura.

Chiediamo a tutt* di uscire dall’ambiguità, sottoscrivendo questo appello e prendendo parte a questa comunità che vuole demilitarizzare l’artivismo e continuare a demilitarizzare il mondo.

Firme

Clemente Pestelli (aka Guido Segni), Loretta Borrelli (aka lo|bo), Gionatan Quintini, Tatiana Bazzichelli, Massimo Cittadini (aka Massimo Contrasto), Massimo Carozzi, Simonetta Fadda, Marcantonio Lunardi, Ilaria Sabbatini, Piero Domenico Cantini, Gaspard Frontenac, Martina Coletti, Luca Granato, Elena Macchini, Mario Giannelli, Francesca Trasatti, Marco Mangeruca, SILVIO Bertoldi, Marco Merlini, Francesca Ceccotti, FRANCESCO DEL GRECO, gabriele RUTILI, Antonella Serafini, Irene Quattrini, Margherita Pomponio, licia forlivesi, Rosario Brillante, Alessandro Giannetti (aka AlessandrOne), Luciana De Sanctis, FERNANDO PAPI, Giuseppe Donati, Collettivo Clusterduck, Beatrice Dini, Gabriele Ciucci, Donatella di Giulio, Francesco Foffa, Francesco Frati, Franco Ceccotti, Maurizio Bottazzi, Valentina Lapolla, Silvia Peveri, Giulia Giannetti, Vittore Baroni, Gianluca Venturini, Noura Tafeche, ANNA ARMAROLI, Virginia Orrico (aka La Temibile), Ursula Corsi, Maria Claudia Farina, Walter Lavorerio, Ultimo Teatro Produzioni Incivili, Luca Privitera, Stefania Ghignoli, Valentina Tanni, francesco galluzzi, FRANCA FORMENTI, Yassmin Yaghmai, Alessandro Jurasz, Pasquale Abatangelo, Giada Matteoli, Pietro Gaglianò, Rachel Morellet, Caterina Sbrana, marisa monti, Roberta Flagelli, linda brown, David Perahia, Eugenio Sanna, Alessandra Mollica o Alerti, Lizzy Sainsbury, Paola Bonaiuti, Federico Bucalossi, Barbara Fluvi, Enzo Correnti, Ina Ripari, Katia Lari Faccenda, Lorenzo Antei, Raffaele Di Vaia, Isa De Pasquale, Ylenia Bonsignori, Roberto Giaccari, Roberto Di benedetto, Jacopo Buono, Lavinia Meo, Marco Lenzi, Luca Leggero, Andrea Marini, Matteo Campulla, William Domenichini, Marco Pucci, Gazira Babeli, Matteo Cremonesi, Pablo Pistolesi aka Pablito el drito, Marco Philopat, Franko b, Sara Fontana (Sara K. O.)

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