Gli articoli di Dada Viruz Project
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“Liberare l’arte da artisti” omaggio a Giacomo Verde al CAMeC di La Spezia. 26 giugno 2022
E’ partita con il botto la mostra “liberare l’arte da artisti” al museo CAMeC di La Spezia. La retrospettiva dedicata a Giacomo Verde è stata inaugurata sabato 25 giugno e chiuderà il 15 gennaio. Gli spazi espositivi saranno periodicamente aggiornati. La mostra non si pone come archivio totalizzante del ricco quarantennale lavoro di un artista unico nel suo genere ma vuole alernare proiezioni, oggetti, video creazioni e installazioni storiche dell’artista a omaggi, reinterpretazioni e performance di colleghi, allievi e seguaci. Giacomo Verde ha ancora molto da insegnare e lo farà grazie all’elaborazione collettiva del suo prezioso lascito. Tre saranno le sessioni: Artivismo, tecnoarte e interazione ed infine effimero.
Ma la mostra non rimarrà prigionera delle quattro mura di un museo perché i reodaisti la faranno vivere ovunque a La Spezia e altrove come nel parco di Migliarino San Rossore dove in modo itinerante agisce il Museo Popolare Gïåk Vërdün.
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Il CAMeC di La Spezia censura un’opera alla mostra di Giacomo Verde dura lettera del curatore della mostra e video di denuncia degli artivisti. 12 luglio 2022
La censura dell’opera “Omaggio Ogiugno” del Museo Giak Verdun da parte del comune di La Spezia e del Museo CAMeC non è piaciuta agli artivisti che hanno espresso pubblicamente il loro disappunto.
Pubblichiamo qui sotto integralmente la lettera del curatore Luca Fani e il video dove la “Temibile” spiega cosa è accaduto.
“Buongiorno a tutt* custod* del CAMeC.
Mi chiamo Luca Fani. Sono, o meglio “ero”, il curatore della mostra “Giacomo Verde / Liberare arte da artisti” in corso nel vostro mausoleo.
Mi sarebbe piaciuto potervi scrivere: “Mi dispiace, non abbiamo avuto l’occasione di incontrarci, ero in Kurdistan a combattere contro il gruppo terroristico TSK (le forze armate turche)”, ma non posso perché non sono affatto dispiaciuto, vista la vostra decisione di considerare un’oper-azione artivistica come un atto di vandalismo, di oscurare e poi distruggere un’opera d’arte e di allontanare delle artiste e degli artisti dalla mostra per trasformarla in un ecomostro ligure. Evidentemente vi disturba l’idea di demilitarizzare La Spezia e i cervelli. Non vi capisco, ma vi capisco, siete abituat* a seppellire i morti.”
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Azione di protesta al CAMeC e poi volantinaggio a La Spezia e a Genova contro la censura del museo e dell’amministrazione spezzina. 21 luglio 2022
Il 20 luglio siamo stati prima a La Spezia a compiere una azione di protesta dentro il museo CAMeC responsabile di censure militariste e dopo abbiamo volantinato per La Spezia e in Piazza Alimonda a Genova. All’interno del CAMeC abbiamo esposto alcuni modellini di autoblinde di polizia e carabinieri macchiati con vernice rossa color sangue. Qui sotto il testo del volantino distribuito e il video.
Non celebriamo questo appuntamento con gli ipocriti che censurano e mistificano!
Oggi 20 luglio 2022, nel ventunesimo anniversario dell’assassinio di Carlo Giuliani e della mattanza del G8 di Genova realizzata dalle forze di polizia, al CAMeC di La Spezia si terrα un’iniziativa dove verrα proiettato il video “Solo Limoni” di Giacomo Verde.
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Continua al CAMeC di La Spezia la censura nei confronti degli ultimi 10 anni di vita artistica di Giacomo Verde. 24 luglio 2022
Mal di testa, mal di pancia o mal di polizia?
“Ho constatato con grande amarezza che la censura nei confronti degli ultimi dieci anni di vita artistica di Giacomo Verde continua ancora.
Nella mostra “Giacomo Verde – Liberare arte da artisti” in corso al CAMeC di La Spezia, il 20 luglio 2022, nel pieno del periodo dedicato all’artivismo, doveva essere installata l’opera “MaLa Polizia / Ancora una volta?”, invece la curatrice Anna Maria Monteverdi, che ha preso a tutti gli effetti il mio posto, ha fatto installare delle nuove foto di un fotografo di fama mondiale, ovviamente suo amico, e quindi vorrei chiederle che attinenza specifica abbia questa sua scelta con l’artivismo di Giacomo Verde. A questo punto, invito tutte le amiche e gli amici di Giacomo a mandare le loro foto, di viaggi, cene eccetera che hanno fatto con Giacomo, direttamente al museo.
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Contro la censura, contro il militarismo viva Giacomo Verde. 24 gennaio 2023
La mostra “Liberare l’arte da artisti”, dedicata a Giacomo Verde realizzata presso il CAMeC di La Spezia, si è conclusa il 13 gennaio. La mostra ha ricordato un grande artivista ma ne ha, secondo noi, snaturato il messaggio. Giacomo Verde era un compagno e non uomo da facili compromessi. Mai e poi mai avrebbe tollerato una censura e poi su di un tema delicato come il militarismo in tempi di guerra.
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Decreto penale di condanna a La Spezia per una performace artistica contro il militarismo. Il Collettivo “Dada Boom” non ci sta. 4 febbraio 2023
Se toccano uno, toccano tutte e tutti! Solidarietà ad Alessandrone!
È con simpatico sconcerto che apprendiamo la notizia del decreto penale di condanna ai danni del nostro compagno Alessandrone, di 3 mesi di carcere commutati in 3357 euro, si legge “per aver imbrattato la parete del CAMeC scrivendo col proprio sangue -dopo essersi appositamente tagliato con un cutter- “DEMILITARIZZARE LA SPEZIA” Un altro uovo d’oro, e come nella miglior tradizione del premio il decreto è pieno di errori da sbirraglia! Non solo, è una condanna che sembra voler mettere una pietra sopra la libertà di espressione, sembra voler dire agli arti artistx (agli artivistx e a tuttx noi) che certe cose non si possono fare, non si possono dire né manifestare… cosi che nessuno le penserà nemmeno piu.
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Collettivo Superazione: continuiamo a “demilitarizzare le coscienze!” 4 febbraio 2023
Eccoci, ci risiamo. Siamo a La Spezia, davanti al CAMeC. Questo palazzo è considerato, almeno dai suoi dirigenti, un museo, ma quello che appare non è quello che è.
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Chi ha titolo a rivendicare un’eredità culturale? 8 marzo 2023
Chi ha titolo a rivendicare un’eredità culturale?
Sicuramente chi si riconosce nei valori, credenze, conoscenze e tradizioni, in continua evoluzione. Non certo chi prende il ricordo del testamentario e lo bonifica da quello che non piace e lo riadatta ai suoi tornaconto.
Capita spesso che quando una persona si appropria di qualcosa che non le appartiene, una volta smascherata, usi ogni mezzo per non perdere ciò che ha ottenuto impropriamente. Capita spesso che da un errore si passi ad un altro, dando vita ad una vasta catena di errori.
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