Scritto ad Arte col proprio sangue – di Giuliano Spagnul

pubblicato su Effimera.org

Dopo vernici lavabili e zuppe o sughi di varia natura, a colpire opere museali arriva infine il rosso dell’autentico sangue. Prodotto genuino e naturale come lo era la famosa merda d’artista di Manzoni. DEMILITARIZZARE IL MONDO scritto col sangue sgorgante dalle ferite al petto dell’artivista Alessandro Giannetti è stata la performance che chiudeva lo sconcertante episodio dell’allontanamento dei collettivi DadaBoom e SuperAzione dalla mostra “Giacomo Verde. Liberare Arte da Artisti” inaugurata il 25 giugno 2022 al CAMeC Centro Arte Contemporanea di La Spezia.

Ad andarci di mezzo questa volta non un’opera ma una parete bianca del museo. Se causa delle polemiche e incomprensioni, che hanno portato alla fatidica espulsione dei collettivi, sembra essere stata una precedente performance che ha procurato un buco nel muro (l’azione consisteva nel prendere a pugni con guantoni da box il muro a loro concesso, dove campeggiava la scritta Demilitarizzare La Spezia fatta con semplice tempera lavabile e che aveva il significato di ricordare alcuni episodi verificatesi in città), restaurato e cancellata la scritta, la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata il nuovo tipo di danneggiamento, di per se non più grave del precedente, ma di una valenza simbolica che evidentemente, questa sì, eclissava il rimprovero mosso agli artivisti di fare cose scontate e, in definitiva, già viste.

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